Giulia Siena
ROMA - “L’incubo, in realtà, inizia a metà dicembre, quando gli amici mi chiedono: ‘Dove vai a Capodanno?’ E come se non bastasse, quando inizio a illudermi che sia tutto finito a metà gennaio ricomincio a ritrovare la verve perduta, ecco che un’altra catasta di legna si abbatte sulla mia testa: San Valentino.” Ironico, immediato ed intelligente. Potrebbero essere questi i tre aggettivi per descrivere “La rivincita delle zitelle” di Angela Di Pietro. Ripensandoci non basterebbero soli tre termini per racchiudere la genuinità
degli aneddoti che la giornalista di Latina racconta con disarmante semplicità nei piccoli capitoli che formano questa avvincente lettura. Prima come blog, dopo due anni le parole della Di Pietro si sono fissate su carta per diventare un libro: da qualche settimana “La rivincita delle zitelle” è in tutte le librerie per la Sperling & Kupfer.
Un libro che diverte con arguzia e semplicità perché le avventure (raccontate con il giusto equilibrio di ironia e senso critico) sono quelle comuni a tutte le donne, episodi “catastrofici” nella vita di ogni adolescente e giovane coppia. Allora leggendo “La rivincita delle zitelle” non si smette di ridere e di rivedere se stessi nelle vicende della Di Pietro, perché la “zitella” è solo il pretesto per parlare del rapporto uomo-donna e di come cambino, negli anni, i rapporti con se stesse e con gli altri . “La verità è che gli uomini detestano lasciare una donna. Detestano avere sensi di colpa. Lasciandoti in eredità i loro sensi di colpa”.
Leggi anche l'intervista ad Angela Di Pietro:
Intervista ad ANGELA DI PIETRO
Nessun commento:
Posta un commento