sabato 8 ottobre 2011

“La Grammatica dei Sapori”: un nuovo e originalissimo approccio alla cucina


Alessia Sità
ROMA - Sapevate che oltre alla grammatica linguistica esiste anche una dei sapori? Per valorizzare i vostri piatti e per non sbagliare l’accostamento dei sapori, leggete “La Grammatica dei sapori. E delle loro infinite combinazioni “ di Segnit Niki edito da Gribaudo  pochi giorni fa. Scoprirete un nuovo e originalissimo approccio alla cucina, fatto di creatività e improvvisazione. Più di 900 combinazioni da scoprire, assaporare e sperimentare. Tra gli innumerevoli libri di cucina sul mercato, questo volume spicca per l’originalità dell’approccio e per gli spunti creativi che offre, stimolanti sia per chi è alle prime armi e desidera sperimentare in cucina, sia per i cuochi esperti che intendano ampliare il proprio repertorio.

venerdì 7 ottobre 2011

Una serata che si tinge di "Rosa e Nero"

Marianna Abbate
ROMA - Un uomo un po' annoiato dalla vita, non riesce a cancellare il ricordo della donna troppo bella che si è lasciato scappare. La segue fino in Brasile, per scoprire che dietro quella bellezza materiale si nasconde un'anima ancora migliore. 
E' con questa storia rosa che inizia il romanzo, o meglio racconto lungo, di Giacomo Properzj, "Rosa e nero" edito da Mursia.

giovedì 6 ottobre 2011

"La vita al 90°"…storie di calcio non solo giocato


Silvia Notarangelo
Roma – Ci sono alcuni sport - e il calcio è uno di quelli - che hanno la capacità di smuovere gli animi, di suscitare interminabili discussioni e furibonde litigate ma anche di regalare storie straordinarie che assumono, nel tempo, contorni leggendari. Raffaele Ciccarelli ne ha scelte tre, davvero suggestive, per il suo “La vita al 90°”, pubblicato dalle Edizioni Cento Autori.
Si inizia con el divino Ricardo Zamora, classe 1901, professione portiere. E’ lui a difendere la porta delle Furie Rosse dal 1920 al 1934, è lui a ipnotizzare gli avversari con la sua calma, la sua sicurezza, la sua abilità nell’intuire sempre la traiettoria del pallone.

mercoledì 5 ottobre 2011

"Bacio a cinque", un'infanzia a fumetti

Giulia Siena
ROMA - "Storia, da zero a dieci anni, di Giulia, bambina con la B maiuscola, meraviglioso flagello della specie femminile. Come sono tutte le vere bambine. A cui questo esilarante, coinvolgente, fumetto autobiografico è un omaggio a tutto tondo". Leggi queste righe della quarta di copertina e in un batter d'occhio vieni investito da una spasmodica curiosità. Ti chiedi cosa possa contenere questo libro azzurro che tieni tra le mani; ti domandi per cosa, la protagonista di "Bacio a cinque", viene definita meraviglioso flagello. Per tali motivi apri il libro e lo chiudi solo dopo averlo finito, solo quando tutte le curiosità saranno sopite. 

lunedì 3 ottobre 2011

La madre dei colletti sporchi si chiama "Mater Munnezza"


Agnese Cerroni
Roma - Irrompe nelle librerie con un vigoroso je accuse Massimo Siviero, giornalista e sociologo, firma d'eccellenza de Il Mattino di Napoli e de Il Messaggero. Tuona attraverso le pagine dell'ultimo libro e le sue parole pesano come macigni. "Mater Munnezza" (edizione CentoAutori) è giallo in superficie e storia in nuce, romanzo che ha in sè le prerogative di un'inchiesta e scava puntigliosamente nelle torbide acque della cronaca nazionale. Attraverso l'incedere accattivante del thriller, forma narrativa che con freschezza maschera e trascende la realtà nella finzione, l'autore mette in scena le crude degenerazioni - assolutamente autentiche - della storia dei nostri giorni, con particolare riferimento, come il titolo stesso suggerisce, alla questione dello smaltimento dei rifiuti. Partendo dall'assunto che la munnezza non è che la punta dell'iceberg, il sintomo della malattia.

domenica 2 ottobre 2011

"Il bacio di Lesbia": quando un bacio può essere tutta una vita.

Giulio Gasperini
ROMA –
Cantò l’amore estremo, Catullo, quello che devasta e brucia, che distrugge e sconvolge. L’amore che fa odiare e amare con la stessa intensità, con lo stesso cieco furore, con la stessa caparbietà dell’errore. Ma come nacquero le sue poesie? Come si plasmò la sua vena poetica, la sua ispirazione d’amore? Alfredo Panzini accorre in aiuto alle carenze storiche – come molte volte accade nella storia letteraria – scrivendo “Il bacio di Lesbia” (Mondadori, 1937): un romanzo d’ipotesi, nel quale la storia si allaccia alla letteratura e poi alla politica e poi alla filosofia e poi alla religione e, perché no, alla leggenda che codesti personaggi innegabilmente nutrono e alimentano.