venerdì 10 giugno 2011

Around the "London boulevard". Discesa nell'inferno metropolitano


Agnese Cerroni
ROMA - Quarantacinque anni, un metro e ottanta, muscoli definiti sollevando pesi sulla panca della prigione. Mitchell, protagonista del romanzo di Ken Bruen London Boulevard pubblicato da Casini Editore, è davvero un tipo poco raccomandabile. Dopo aver trascorso gli ultimi tre anni dietro le sbarre per rissa aggravata, ha pagato il suo debito con la giustizia ed ora è di nuovo libero. Lui è un tipo eclettico con uno spiccato fiuto per i guai : durante la detenzione ha maturato la passione della lettura, hobby insolito per un avanzo di galera come lui, ma non ha dismesso il vizio di menare pesantemente le mani. Nonostante abbia deciso di chiudere con il proprio tenebroso passato, fatto di abuso di droghe, alcool e violenze, è il suo passato a non aver finito con lui. Nello stesso istante in cui egli mette il naso fuori, è già chiaro che non potrà far altro che tornare a delinquere. D'altro canto chi offrirebbe una seconda chance ad uno come lui? Sullo sfondo di una Londra cupa e spaventosa, nelle periferie desolate e disumane oltre la Northen Line, Mitchell torna a fare i conti con il suo lato oscuro, popolato da assassini, usurai e spacciatori. Assoldato da una ricca e ambigua signora del cinema come tutto fare, ossessionato dall'isteria della sorella Briony, sorvegliato a vista da Jordan il maggiordomo, Mitch trascorre le proprie giornate tentando di far salva la pelle, dribblando il pericolo e divincolandosi tra loschi figuri che lo vogliono dalla loro parte al servizio del cartello della droga. Cosa potrebbe salvarlo, l'amore, la rabbia, la vendetta? Possono buttati in prigione e spararti alle ginocchia, ma fino a quando non ti innamori non sei fottuto davvero. Profondo, eh?

Nessun commento:

Posta un commento