sabato 2 luglio 2011

"120 ricette salva cena" e l'imprevisto non è più un problema!

ROMA - E' in libreria da pochi giorni ma già si candida a libro cult per i pasti dell'estate. Stiamo parlando di "120 ricette salva cena", il libro di Manuela Vanni pubblicato da Magazzini Salani. L'emergenza è la chiava di scrittura e lettura di "120 ricette salva cena". Infatti, in questo "magico" volume potrete trovare più di cento ricette per risolvere  occasioni conviviali che non avevate previsto: ospiti improvvisi o feste organizzate all'ultimo minuto. Per sfruttare quello che abbiamo in casa, l'indice delle ricette è ordinato per ingrediente (vari tipi di carni, pesci, formaggi, verdure e frutta). Geniale  la sezione dedicata ai cosiddetti Trucchi salva tempo e ai principali alleati di chi deve cucinare in tempi rapidi: dal forno a microonde, al frullatore a immersione e al wok.

venerdì 1 luglio 2011

"Cose dell'altro mondo", Baglioni ci parla del web

Marianna Abbate
Roma - Un libro su Baglioni? Un libro di Baglioni? Ci siamo abituati alla poliedricità di questo ormai mitico cantautore: negli ultimi anni ha addirittura tentato la via del cinema, con risultati dignitosi.
In "Cose dell'altro mondo" edito da Rai-Eri e Infinito Edizioni l'artista romano conversa con Gianfranco Valenti, toccando temi di attualità come il web e i social network. Si esprime con grande semplicità e riflessività che da sempre caratterizza le sue canzoni. 

Dalle nevi del Fuji ai disastri nucleari: i 10 libri sul Giappone.

ROMA – Che sia quello del Fuji e delle sue nevi imponenti o che sia quello delle tragedie nucleari, che sia quello ipertecnologico delle metro e dei treni ultraveloci o quello del tempo rilassato e all’apparenza immutabile, il Giappone ha sempre un suo fascino innegabile. Quattro isole principali, una miriade di altre isole che affiorano in mari dai nomi tutti diversi, un mondo emergente in uno degli angoli più travagliati della crosta terrestre. Il Giappone è tutto questo: un nodo inscindibilmente stretto tra antiche tradizioni, di immutabile e granitica memoria, e una proiezione verso un futuro che, in pochi attimi, è già passato.
La redazione di ChronicaLibri vi suggerisce questi dieci libri: ovviamente, non esaustivi, ma sicuramente un buon punto di partenza per incominciare l’esplorazione del paese del sol levante.

1) Fosco Maraini, Ore giapponesi, Corbaccio
2) W.H. Auden – Christopher Isherwood, Viaggio in una guerra, Adelphi
3) Haruki Murakami, Underground, Einaudi
4) Yasunari Kawabata, La casa delle belle addormentate, Mondadori
5) Luisa Adorno – Daniele Pecorini Manzoni, Foglia d’acero, Sellerio
6) Aa. Vv., Cento haiku, Guanda
7) Yukio Mishima, La voce delle onde, Feltrinelli
8) Banana Yoshimoto, Tsugumi, Feltrinelli
9) Angela Staude Terzani, Giorni giapponesi, TEA
10) Karl Bruckner, Il gran sole di Hiroscima, Giunti

giovedì 30 giugno 2011

La vita altrove

Silvia Notarangelo
ROMA - Insegnante in pensione, autore teatrale ma, soprattutto, apprezzato scrittore, Nino Nonnis ha appena pubblicato, con Arkadia Editore, un nuovo romanzo dal titolo “La vita altrove”.
In un paese dove piccolezze, fatti quotidiani, invidie e lacerazioni possono assumere connotazioni da tragedia greca, i protagonisti del libro si muovono come tanti personaggi, sballottati dagli eventi, spesso ignari della grande storia che gli scorre a fianco, quasi parallela. E così un amore può trasformarsi in vendetta, un semplice sgarbo in faida. Michele, nonostante le grandi difficoltà di norme sociali che deve affrontare, non può rinunciare al suo amore per Caterina, sebbene sia costretto a vivere il suo sentimento in modo discreto, preservandolo dagli sguardi del mondo.I Vidili, la famiglia di cui fa parte Michele, gente onesta ed operosa, non possono ambire ad unire i propri destini a quelli dei Cossu, i ricchi del paese. E il giovane se ne rende conto, quando ormai è troppo tardi.Le vicende di uomini e donne di un ipotetico paese immerso nelle sue tradizioni diventano lo specchio di una società, in un racconto che dal primo dopo guerra arriva fino ai giorni nostri. Nel mutare delle epoche si coglie anche l’evoluzione di una società che attraversa un cambiamento epocale, tra giovani che fuggono via e nuovi interessi che arrivano, dove l’antico tende a scomparire per lasciare spazio al progresso.

mercoledì 29 giugno 2011

Novità per ragazzi: da Sinnos "Hanna e Fou. Il mistero delle saline"

ROMA - Arriva fresco di stampa "Hanna e Fou. Il mistero delle saline" il libro di Maria Beatrice Masella con le illustrazioni di Luisa Montalto pubblicato nella collana Fabilandia, i narratori della Sinnos Editrice. Hanna, figlia di un pescatore siciliano e di una giornalista svedese, ha undici anni e da quando è nata è sempre vissuta su un barcone attraccato nel porto canale di Cervia. Insieme a lei vive Fou, il suo cane nonché assistente-segugio. Hanna, infatti, ha un dono speciale: un formidabile olfatto che metterà al servizio di Saverio, ornitologo del Parco della Salina, per scoprire cosa ha ucciso due delle sue preziose anatre. Ma questo caso si intreccerà con un’indagine poliziesca ben più complicata, che Hanna e il suo gruppo di amici cercheranno di risolvere…(scheda libro Sinnos Editrice).

martedì 28 giugno 2011

Simone Di Matteo: il volto giovane dell'Editoria italiana parla della Diamond Editrice


Alessia Sità
Roma
- Simone Di Matteo, uno dei volti più giovani dell'Editoria italiana, racconta a ChronicaLibri la sua passione per la scrittura e la realizzazione di un sogno: la Diamond Editrice.
Cosa spinge un ventisettenne a diventare editore?

Ognuno ha un sogno. Il mio è fare l'editore oltre a coltivare la mia passione per la scrittura. Ho sempre saputo cosa volevo fare, e l'ho fatto. Determinazione, coraggio e passione per ciò di cui vivo. Sommariamente questo e la lotta contro l’editoria a pagamento mi hanno spinto a divenire un editore.

lunedì 27 giugno 2011

"Kiss face" e l'importanza delle "streghe".

Giulio Gasperini
ROMA –
Nel gergo (cinematografico e da sit-com, come Will&Grace) si chiamano streghe; in romanesco vengono definite frociarole. Ma qualsiasi termini si usi (anche più neutro e dimesso) resta indiscutibile che per un giovane ragazzo gay siano imprescindibili e insostituibili. Giorgio Ghibaudo, fresco scrittore e caparbio volontario, esordisce alla narrativa con “Kiss face”, pubblicato da Lineadaria nel 2011, scegliendo proprio di presentarci una sorta di Éducation sentimentale dei nostrani Anni Zero.
La storia, in sé per sé, è un riproponimento – prevedibile, a dire il vero – di qualcosa di già sentito: un ragazzo, che non si accetta fino in fondo, dopo un’inevitabile enorme crisi sentimentale e affettiva, sventa la rovina conoscendo, in circostanze divertenti, una ragazza (la strega, appunto), che lo guiderà, con la sua mancanza d’inibizioni e il suo polso fermo, a capirsi e accettarsi.

È prevedibile, si diceva, che tali storie abbiano, ben o male, lo stesso canovaccio. E questo romanzo non sgarra dal previsto. Però Ghibaudo sa introdurre delle novità, a cominciare dal titolo: cos’è la kiss face, ve lo siete chiesto? Ebbene, ci pensa lo scrittore a rendercene edotti, fornendoci la definizione di un dizionario, sia nel suo significato letterale che in un significato esteso, traslato. (Però io ve lo taccio). La grande protagonista, in tutto ciò – che rischia persino di soffocare la voce narrante (quella del ragazzo gay) – è, appunto, Francesca, deliziosa e anticonformista ragazza dall’animo (all’apparenza) completamente disinibito e sapientemente duttile (e che ancora, beata lei, sa scrivere cartoline!).
“Kiss face” è un romanzo stuzzicante perché ha il coraggio di prendersi in giro, di smascherarsi per quello che in realtà è: una sorta di commedia degli errori (e delle maschere), nella quale tutti i protagonisti si ritrovano, all’arrivo, sciolti dai loro enigmi e declinati secondo nuove prospettive; proprio come succede nella realtà, quando si cresce, e si accumulano i giorni. “Kiss face” è un sogno di una notte di mezz’estate: attraversa la follia d’una confusione di ruoli e, dopo il disvelamento magico e giocoso, approda alla definizione; o meglio, se non proprio a una definizione, quanto meno a un “contornamento”.
Questa è la nuova declinazione del romanzo di formazione, negli Anni Zero: una lievità disarmante ma intelligente, una virata verso meccanismi lineari di causa-effetto e poco arzigogolati meandri mentali. Sicché niente più Le Rouge et le Noir né l’educazione sentimentale è più quella di Flaubert. Ma questa, nuova e più istantanea, che persegue anche Ghibaudo: fulminea, repentina, divorante nella sua irruente frenesia.

domenica 26 giugno 2011

“I vecchi e i giovani”, l’amarissimo e popoloso romanzo di Luigi Pirandello


Alessia Sità
ROMA – Era il 1913 quando i Fratelli Treves pubblicavano l’edizione completa di “ I vecchi e i giovani” (Garzanti, 1993), il romanzo più lungo scritto da Luigi Pirandello. A distanza di diversi anni, l’opera risulta ancora molto attuale per i problemi descritti, che sembrano essere esattamente gli stessi di oggi: la corruzione, l’incapacità del governo e delle classi dirigenti, le mafie, l’arrivismo e il senso logorante di una precarietà che non vuole lasciare il posto ad un futuro migliore. La narrazione ha inizio dai turbolenti mesi precedenti le elezioni politiche del 1892 per concludersi nel 1894, con la proclamazione dello stato d’assedio in Sicilia.