venerdì 24 dicembre 2010

ChronicaLibri: letture sotto l'albero

ROMA Cosa potreste mettere sotto l'albero? Quali libri potreste donare con originalità e oculatezza? Noi tralasciamo ogni classifica di vendita per consigliarvi quello che abbiamo letto, riletto e regalato. Le scelte, poi, fatele voi. Buon Natale e Buone Feste dalla Redazione di ChronicaLibri.

1) Se il sole muore, Oriana Fallaci: perché la modernità indiscriminata e il futuro avventato posson esser pericolosi; se sacrificano (o tradiscono) l’uomo.
2) Il ritorno dei mariti, Barbara Alberti: perché chi si crede vincitore (e torna a questuare pietà) è sempre meglio accoglierlo con una graffiante (e impietosa) ironia.
3) Poesie, Kostantino Kavafis: perché pochi hanno scritto così divinamente come lui; senza farlo troppo sapere.
4) Estasi culinarie, Muriel Barbery: perché le storie che si intrecciano tra passione e gusto sono quelle che lasciano il segno. (la lista continua...)

mercoledì 22 dicembre 2010

"Tralestelle e trallallà", da Sinnos un libro-cd per cantare durante le feste

Giulia Siena
ROMA - Come divertire e divertirsi assieme ai bambini? A questo ha pensato la Sinnos Editrice pubblicando "Tralestelle e trallallà". Infatti, questo libro-cd raccoglie dieci filastrocche scritte e interpretate da Massimiliano Maiucchi, Alessandro D'Orazi e le illustrazioni di Lorenzo Terranera. Durante le festività natalizie, "Tralestelle e trallallà", da ottima idea regalo può diventare un ottimo mezzo per imparare tante nuove storielle, un efficace "maestro" di canto e un'occasione divertente per conoscere personaggi allegri e strampalati.

martedì 21 dicembre 2010

La ZERO91 racconta la propria linea editoriale e le sfide di ogni giorno

ROMA - Nuove case editrici incontriamo ogni giorno lungo il nostro percorso. Oggi conosciamo la Zero91, una giovane case editrice con sede a Milano che nel nome rivendica le proprie origini palermitane. Chi i libri li fa cosa pensa del mercato, cosa propone nelle sue collane? Perché puntare su un autore emergente, come si sopravvive nel mare magnum dell'editoria? A queste domande ha risposto Costantino Margiotta, editor della Zero91.
Qual è la proprosta editoriale della Zero91?
Proponiamo delle storie prevalentemente contemporanee che abbiamo - in nuce tutte le potenzialità per una trasposizione teatrale, cinematografica o televisiva. E' una scelta coerente con la nostra formazione editoriale che, in più di un'occasione, ci ha portato a scovare - in un film mai realizzato - una bella storia da raccontare attraverso le pagine di un libro. fortunato di "Camilla Portafortuna" di Stefano Ceccarelli. In più, essendo la

lunedì 20 dicembre 2010

"Il pasticciere di Buenos Aires", Angelo Ronsivalle torna in libreria con ricordi e ricette

Giulia Siena
ROMA - Un viaggio lungo quasi sessant'anni è quello che intraprende un vecchio pasticciere siciliano nel raccontarsi al nipote lontano.
Autore de "Il pasticciere di Buenos Aires" è Angelo Ronsivalle, veterano narratore di storie dall'innata forza emotiva targate Fermento. Attraverso un racconto intervallato dalla lettura del suo "diario di bordo", il pasticciere ricompone la sua storia dal letto di ospedale dove ora si trova ricoverato a causa di una grave malattia. Con la vecchiaia e grazie alla curiosità del nipote, Pietro ha la forza di riaprire un diario chiuso nel 1949 e interpretare quelle pagine ricche di sofferenza, ricordi e voglia di cambiamento. E' più di un cinquantennio che ha abbandonato la sua amata isola per emigrare in Argentina, terra di fortuna e punto di partenza per cancellare il passato.

domenica 19 dicembre 2010

"Delirio": un eroe sboccato e spernacchiante. Ma fiero d'esserlo

Giulio Gasperini
ROMA – Gli eroi, si sa, ormai da molto tempo latitano. Non ci son più gli Achilli e gli Ettori di una volta, quegli eroi sempre così fieri, sempre così perfetti, sempre così nel giusto anche quando nella colpa; sempre così alteri e sicuri, senza mai un’incrinatura nei loro palmi sinistri. Oramai l’eroe s’è convertito in un inetto, e le rare volte che compare, lo fa in maniera grottesca, strappandoci risate amare e ghigni increduli, lasciandoci l’amarezza dell’ennesimo mito violato. L’inettitudine è caratteristica peculiare, quasi definitoria, del ‘900: da Mattia Pascal per arrivare agli imbarazzanti eroi del post-moderno, sempre alla ricerca d’una redenzione impossibile perché inesistente. Ma in questo romanzo, dal titolo compromettente (“Delirio”, Mondadori, 1977), la grande scrittrice umbra, nata fra angeli e demoni, Barbara Alberti, ci costringe oltre; ci dirotta altrove, ben più in là: ci spinge sui sedili con un’accelerazione alla demenza, all’iperbole, alla provocazione palese e disarmante, ma mai pura e semplice volgarità.