sabato 26 marzo 2011

"Torte Therapy" deliziose tentazioni

Marianna Abbate
ROMA - Vi sentite un po' giù? L'influenza primaverile vi ha colpito? Soffrite un po' il cambio di stagione? Quale trattamento migliore che una cura a base di dolci? Mousse, budini, ciambelle e crostate alla frutta, plum cake, bavarese al Marsala, salame di cioccolato, tiramisù allo zabaione, strudel di uva e mele, semifreddo alla vaniglia, rotolo nocciolato, meringata alla frutta sono solo alcune delle ricette contenute in Torte Therapy, il manuale pubblicato da Gribaudo Editore.

venerdì 25 marzo 2011

"Come eliminare i giornalisti (senza finire in prima pagina)", provateci!

Giulia Siena
ROMA - "Questo è un manuale di autodifesa. E non sorprenda il fatto che a scriverlo sia un giornalista. In oltre trent'anni d'attività ho conosciuto molti colleghi e di ognuno ho cercato di mettere a fuoco pregi e difetti." Per essere solo all'introduzione, il libro del giornalista salernitano Gabriele Bojano, "Come eliminare i giornalisti (senza finire in prima pagina)", promette svariate sorprese. Pubblicato il mese scorso da Mursia, il dissacrante libro o il "divertente pamphlet"- come lo ha definito Maurizio Costanzo nella prefazione - racconta la figura del giornalista attraverso 50 prototipi ben definiti di professionisti del settore. Bojano suddivide il libro in nove parti e, in ognuna di esse, descrive giornalisti caratterizzati da pessimi comportamenti professionali, sociali e umani.

giovedì 24 marzo 2011

"Fare l'autore per la tv", da Eurilink il saggio di Maurizio Gianotti

Silvia Notarangelo
Roma - Scrivere per la televisione, trasformare una passione in lavoro: è questa l’aspirazione di quanti ambiscono a diventare autori televisivi. Ed è a loro che Maurizio Gianotti dedica il saggio “Fare l’autore per la tv”, pubblicato da Eurilink.
Certamente quella dell’autore non è una professione facile, il lavoro, soprattutto all’inizio, è discontinuo, soddisfazioni e riconoscimenti si alternano a “sconfitte” che, talvolta, possono sembrare ingiuste o immotivate. Se a ciò si aggiunge l’effettiva difficoltà che si incontra nel provare soltanto ad avvicinarsi all’universo televisivo, forse chi ha intenzione di intraprendere questa professione farebbe meglio a ripensarci. Eppure, ultimata la lettura del libro di Gianotti, le conclusioni che ne derivano lasciano più di qualche spiraglio.

mercoledì 23 marzo 2011

"La leggenda dell'Olivo", l'amore si intreccia alla storia della terra

Giulia Siena
ROMA - Una lettera dal sud per non dimenticare i colori, il calore e le storie del paesaggio pugliese. Tema della lettera, destinata a un amico lontano, è l'ultima leggenda narrata dal nonno prima che partisse per un lungo viaggio. Così comincia "La leggenda dell'Olivo", un racconto di Vito De Benedetto, illustrato da Liliana Carone e pubblicata da Lupo Editore. Il protagonista, Eulus, è un musico che vaga per valli e pianure regalando piante e prosperità attraverso la magia del suo flauto melodioso. In una notte di plenilunio incontra la bella fanciulla Oliva della quale si innamorerà perdutamente, ma entrambi cadranno vittima di un malefico tranello.  

martedì 22 marzo 2011

Intervista a Minervino, dalla mostrificazione alle bellezze mozzafiato di una Calabria ancora carica di ardori e di nuove speranze


Alessia Sità
ROMA – Alcuni libri necessitano di un approfondimento, di una lente di ingrandimento puntata tra le righe del romanzo, per questo ChronicaLibri oggi propone l'intervista al professor Mauro Francesco Minervino, autore di "Statale 18" pubblicato da Fandango.

Che ruolo ha per lei la scrittura nell’esprimere un disagio?

Non credo che la scrittura (che può anche essere una buona cura per l’anima) debba curare il ‘disagio’ di chi scrive letteratura. Io non ho mai scritto un rigo per dare sfogo a un disagio personale, a qualcosa che appartiene alla mia psicologia individuale. Io scrivo per raccontare. Per provare a capire. Non da solo, ma insieme a chi legge. Parto sempre da un’esperienza, da un’urgenza di testimonianza e di confronto con ciò che vedo, con ciò che accade nella realtà. Anche se non escludo mai un mio punto di vista personale, non mi interessa limitare ciò che scrivo ad aspetti personali. Scrivere è sempre un atto di responsabilità che implica il rapporto di un sé con un altro, una forma congiuntiva, un incontro che unisce l’autore alla realtà, a persone diverse, alla verità del mondo.

lunedì 21 marzo 2011

Concorsi letterari: il bando di Historica Edizioni

ROMA - Il Gran Premio Due Vittorie è un concorso letterario ideato da Historica Edizioni e rivolto a tutti gli autori di racconti. Per partecipare è sufficiente iscriversi al sito e scrivere un'e-mail a: granpremio@scrivendovolo.it allegando il proprio racconto, i propri dati e la ricevuta di iscrizione. 
Il Gran Premio ha inizio il 1° marzo e terminerà il 30 giugno. La lunghezza massima degli elaborati è di 15 cartelle (ciascuna cartella conta 2000 battute spazi inclusi). 

Bompiani: "Ti ascolto", chiudere gli occhi e vivere con le storie degli altri

Giulia Siena
Roma - E' strano leggere le movenze, i pensieri e gli attegiamenti di un uomo dalla penna di una donna: le sensazione che percepisci sono aspre, dirette, proprio come le racconterebbe un uomo, ma si intersecano a descrizioni sentimentali e precise proprio come quando è la donna a raccontare. Questo è il terzo libro di Federica De Paolis, "Ti ascolto" edito da Bompiani.
Diego, il protagonista, peregrino perenne in fuga da qualcosa, deve fermarsi nella casa di famiglia senza nessuno che si prenda cura di lui. La monotonia del silenzio in cui è costretto viene spezzata dallo squillo del telefono: non c'è bisogno che le sue parole precipitino sulla cornetta, è il ricevitore che invoca ascolto. Il filo del telefono collega inaspettatamente Diego con i delicati intrecci di vite degli altri. Amicizie, storie, amori e sofferenze entrano nella cornetta del telefono per farsi ascoltare senza un nome e vivere senza un volto.

domenica 20 marzo 2011

"Diario di un gatto con gli stivali", l'interessante libro di Roberto Vecchioni


Stefano Billi
Roma - "Niente è come appare, ragazzo, soprattutto per l'uomo che è di per se già apparenza".
Aveva ragione Palissandro di Trezene, nei suoi Ta Antikeimena, a sostenerlo, e ha quanto mai ragione Roberto Vecchioni a ribadirlo nel prologo del suo libro, "Diario di un gatto con gli stivali" (Einaudi, 2006).
Infatti sempre più spesso la realtà quotidiana ci si mostra sotto innumerevoli sfaccettature, e sempre più spesso siamo tentati di andare alla ricerca di una non-realtà, ovvero di crearci degli alibi oppure delle giustificazioni che di tale realtà vorrebbero farsi manifestazione.
Ed è per questo che nascono le favole: esse rappresentano le nostre psicologie, celano le nostre paure e mettono a nudo tutti i nostri desideri e le nostre passioni.