sabato 7 maggio 2011

Tutti i segreti della "Cucina di Lunigiana"


Silvia Notarangelo
ROMA
Salvatore Marchese è giornalista attento e scrupoloso come conferma nel suo ennesimo lavoro “Cucina di Lunigiana”, pubblicato da Franco Muzzio Editore.
Se, soffermandovi sul titolo, vi sembrasse un classico libro di ricette, dovreste ricredervi in fretta. Perché “Cucina di Lunigiana” è anche un libro di ricette, ma è, soprattutto, altro.
È una guida accurata, documentata, ricca di testimonianze storiche e aneddoti, in grado di smentire la comune definizione di cucina povera, attribuita abitualmente alla tradizione culinaria della zona. Il cibo è, nella Lunigiana (zona tra la Liguria e la Toscana), elemento imprescindibilmente legato alle risorse locali e, nelle sette sezioni del libro, nulla viene trascurato: l’origine di alcuni alimenti, la loro lavorazione e gli strumenti utilizzati, la diffusione e le varianti con le quali si presentano.

venerdì 6 maggio 2011

E' vero che "Pensi che ci saremmo potuti conoscere in un bar?"

Marianna Abbate
ROMA - "Pensi che ci saremmo potuti conoscere in un bar?" mi chiede la copertina del libro edito da CaravanSinceramente non saprei. I bar che frequento io non credo siano di gradimento di alcuno degli undici autori di questa antologia. Però chissà, il destino segue vie molteplici e insondate. 
I racconti non sono molto diversi tra loro: alcuni tristi, altri rassegnati; mancano volutamente di allegria e presentano una realtà un po' squallida e ai margini della società. 

giovedì 5 maggio 2011

“Confessione reporter. Quello che non ho mai scritto.” Un viaggio alla scoperta del vero volto del giornalismo pubblicato da Ponte alle Grazie


Alessia Sità
ROMA - “Un articolo non basta mai per dire tutto perché vive solo il tempo in cui lo leggi. Subito dopo le vite da te incontrate spariscono nella fretta del prossimo reportage. E invece sono proprio quelle folle fruscianti di sconosciuti noti e forestieri, quella nebbia fitta di ricordi che fanno il succo e la carne del giornalismo”.
Così scrive Stella Pende, nell’introduzione di “Confessione reporter. Quello che non ho mai scritto”, edito da Ponte alle Grazie, nella collana Memorie. Attraverso numerose interviste, raccolte durante gli anni da inviata speciale, la giornalista riporta la propria esperienza professionale e personale, mettendo in evidenza come questo mestiere non viva solo di parola, ma anche di emozioni, caparbietà e rischi.

mercoledì 4 maggio 2011

"STUPIDORISIKO": la guerra, un gioco stupido

Giulia Siena
ROMA - "Nessuna guerra mette fine alle guerre, lo so, altrimenti io, SuperSoldatoMario, non sarei qui, in un teatro di guerra. Se non fossi così stanco mi alzerei dalla branda. Ma per fare cosa? Non ho la play, né il computer o la tv. E allora penso. Penso che mi sembra di essere dentro il gioco del risiko, ma stupido, e che non finisce mai." Come si fa a spiegare la guerra ai bambini? Da dove bisogna partire per spiegare ai più piccoli che la guerra è una cosa vecchia e che fa solo del male? Da queste domande parte il progetto editoriale ideato da Carthusia Edizioni in collaborazione con Emergency: "Stupidorisiko". Il libro, scritto da Patrizia Pasqui, è il "prodotto evoluto" dello spettacolo teatrale messo in scena in tutta Italia dall'attore Mario Spallino con testi della stessa Pasqui. Nei secoli si è pensato ai conflitti come a giochi di potere tra le Nazioni, ma così il protagonista del libro non riesce a vederla.

"I libri? Spediamoli a scuola!" davanti ai Parlamentari perché crescere lettori è una responsabilità di tutti

ROMA - Oggi dalle 13 alle 18 Piazza Montecitorio sarà invasa da “I libri? Spediamoli a scuola!”, la campagna promossa da Sinnos editrice. “I libri? Spediamoli a scuola!” è un segno. Piccolo ma concreto. E, soprattutto, significativo: perché crescere lettori è una responsabilità di tutti. Perché senza libri che raccontino il mondo, difficilmente le tante giuste battaglie potranno essere vinte.
Per questo è stato creato un circolo virtuoso  tra librerie, scuole e cittadini per portare libri nelle scuole che vogliono lavorare con la biblioteca scolastica ma che non hanno fondi per realizzarla. Oltre 60 librerie indipendenti su tutto il territorio nazionale si stanno gemellando con le scuole per sostenere e consolidare le biblioteche di istituto.
Più di 900 libri di tanti editori diversi sono stati già acquistati e spediti alle scuole.

martedì 3 maggio 2011

Paolo Maccioni racconta "Buenos Aires troppo tardi"

Stefano Billi
Roma - Intervistato da ChronicaLibri, lo scrittore cagliaritano Paolo Maccioni racconta ai lettori la sua passione per l'Argentina e alcune curiosità legate al suo romanzo "Buenos Aires troppo tardi", pubblicato da Arkadia editore.



Cosa ha ispirato questo tuo libro "Buenos Aires troppo tardi" e, più in generale, queste pagine dedicate
all'Argentina?

Mi ha ispirato principalmente la passione per la letteratura argentina, che ho sempre coltivato e che nel tempo è diventata una passione per l'Argentina in generale, rafforzata da un legame sentimentale che ho avuto in passato e dai ripetuti viaggi in Argentina.

"Libri da Gustare", un viaggio tra le eccellenze culturali ed enogastronomiche del territorio

La Morra (CN) - Dal 10 al 12 giugno arriva a La Morra la XV edizione di "Libri da Gustare", il Salone del Libro Enogastronomico e di Territorio. L'evento torna a rianimare strade e piazze del borgo piemontese con mostre, spettacoli, percorsi culturali, libri a tema, convegni e tavole rotonde.  Organizzato dall'Associazione culturale Ca dj' Amis di Claudia Ferraresi con il patrocinio di Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e ForestaliRegione PiemonteProvincia di CuneoComune di La MorraEnte Turismo Alba Bra Langhe e RoeroLa Stampa, Libri da Gustare si ripropone al pubblico con il tradizionale focus sulle eccellenze culturali ed enogastronomiche del territorio, un'impronta caratterizzante che l'edizione di quest'anno non si prefigge soltanto di confermare ma anche di rafforzare, proponendo un ricco calendario di eventi inseriti in un percorso nazionale.

lunedì 2 maggio 2011

"Senza passare per Baghdad", quando è la strada a guidare il Caso.

Giulio Gasperini
ROMA –
Forse è vero che è tutto scritto nel destino; che tutti noi abbiamo, nei palmi delle nostre mani, la mappa della nostra vita. Ma è altrettanto vero (e forse più affascinante) pensare che le uniche mappe che ci potrebbero riguardare sono quelle dell’atlante, quelle del mappamondo che s’accende e brilla come lampada, quelle del planisfero appeso alla parete della nostra camera. Ed è altrettanto affascinante che per quelle strade del mondo sia il Caso a calarci, a guidarci divertendosi dei nostri imbarazzi, e delle nostre perplessità.
Luigi Farrauto di cartine se ne intende: ed è lodevole il suo tentativo di nobilitare la geografia come scienza della concreta vita, una specie di dimensione perfetta nella quale non possiamo non stare a nostro agio, addirittura sentirci più forti e vivi.
“Senza passare per Baghdad”, pubblicato nel 2011 dalla casa editrice romana Voland, è il romanzo di un’affermazione e di una crescita, di due deviazioni che portano a una tangenza in un luogo dove nessuno avrebbe mai pensato.

domenica 1 maggio 2011

"Bartleby lo scrivano", meravigliosa opera triste di Melville

Stefano Billi
Roma - Cosa rispondereste a chi, in maniera composta e tranquilla, oppone ad ogni vostra richiesta un educato ma disarmante: "preferirei di no"?
Ebbene, leggendo "Bartleby lo scrivano", una storia stravagante che lascia pervasi da una curiosità mista ad una sensazione di impotenza - meravigliosa opera di Herman Melville, conosciuto soprattutto come autore del celeberrimo libro "Moby Dick" - ci si ritrova coinvolti in questa situazione.
Il racconto narra, infatti, la vicenda di uno scrivano, Bartleby, che svolge il ruolo di copista legale presso un avvocato newyorchese di metà Ottocento. Il protagonista si presenta come un giovane rispettabile ma squallido, dal viso smunto e gli occhi grigi: ogni suo gesto sembra privo di umanità.