venerdì 2 settembre 2011

La Roma di mio padre: viaggio emotivo nella città eterna


Agnese Cerroni
ROMA - Può un padre lasciare un segno così indelebile da indurre suo figlio a seguirne il solco per tutta la vita? Questa la domanda che si pone Fernando Alcitelli in Sulla strada del padre (Cavallo di ferro editore)

Spinto dal ricordo intenso del genitore, il figlio ci porta con sé in un emotivo viaggio a piedi attraverso le strade di Roma, partendo dai resti della città antica per arrivare fino alla periferia sud (quella dove con il padre ha condiviso l’amore per il calcio e i racconti della guerra), passando per i quartieri che hanno da raccontare qualcosa sul suo passato. Il figlio attraversa rioni e strade seguendo la scia della memoria, rievocando nella mente le parole paterne, come a ricostruire il dialogo di un tempo. Gli sembra di leggere quelle parole sui muri e sui monumenti della città, anche dove tutto è cambiato e l’immagine nel la mente è lontana.
Roma diventa allora non solo il museo al l’aperto della storia collettiva, ma anche il museo di una storia individuale, l’affresco dei frammenti della giovinezza pa ter na «donata alle armi» e devastata dalla guerra, dalla pri gionia nel campo di concentramento. Con il suo nitore poetico, na to per restituire il sublime delle cose semplici, Fernando Acitelli ha raccontato un viaggio nella Roma presente che si fonde con le immagini ricordate e fotografate della Roma post-bellica, ma che è an che e so prattutto un pellegrinaggio alla ricerca del padre.

"Patologie"- male di vivere nella poesia della Maremma

Marianna Abbate
ROMA - Lo conosco troppo bene questo poeta per essere veramente oggettiva. E' mio amico. 
Lo conoscono, seppure forse un po' meno, anche i più affezionati lettori di ChronicaLibri: è l'autore più proficuo della nostra rubrica vintage. 

Il suo libro ce l'ho da mesi. E da mesi non ho il coraggio di recensire le sue parole, pubblicate nella collana Nuovi talenti della casa editrice Dreams Entertainment. 

mercoledì 31 agosto 2011

"L'estate che uno diventa grande"

ROMA - "Non riuscii nemmeno a rispondere qualcosa di vagamente intelligente. Ero rimasto folgorato. Altro che cozza, altro che sfigata! Avevo davanti a me una sventola come poche. E sembrava pure simpatica...". L’estate è vicina e Saverio, protagonista di "L'estate che uno diventa grande" di Francesca Capelli (Sinnos), ha ricevuto dal padre una proposta speciale: un mese intero da trascorrere con lui in Argentina, dove deve recarsi per impegni di lavoro. Saverio accetta anche se non gli sembra una proposta così allettante.

lunedì 29 agosto 2011

Il Lumachino: il ristorante dell'amore

Silvia Notarangelo

ROMA – Al suo romanzo d’esordio la scrittrice giapponese Ito Ogawa ci regala una storia intensa e appassionante in cui sentimenti e cucina diventano un connubio incredibilmente propizio. Protagonista de “Il ristorante dell’amore ritrovato” (Neri Pozza Editore) è Ringo, una ragazza che lavora a Tokyo nella cucina di un locale turco. La sua vita sembra scorrere tranquilla fino a quando un giorno, tornando a casa, trova il suo appartamento completamente vuoto. Non c’è più niente, è sparito tutto, compresi quegli oggetti a cui era particolarmente affezionata. Soprattutto, non c’è più traccia del suo fidanzato, un giovane  indiano dalla pelle profumata di spezie, maître nel ristorante vicino al suo.
La ragazza è letteralmente scioccata, non riesce più a parlare e, istintivamente, prende una decisione: è il momento di tornare a casa, in quel villaggio dal quale, quindicenne, era fuggita senza mai più tornare.
Eppure è proprio qui che, inaspettatamente, Ringo ricomincia a vivere. Il dolore, pian piano, lascia spazio al desiderio di riprendere in mano la propria vita. All’improvviso, ecco l’idea che cambia tutto: aprire un ristorante in cui accogliere una sola coppia al giorno, dedicandole un apposito menu capace di realizzarne i desideri.  
Nel giro di pochi mesi, grazie anche all’insostituibile aiuto di Kuma-san, il “Lumachino” è pronto ad aprire le sue porte. In tavola, si susseguono piatti prelibati e raffinati, in un’atmosfera resa magica dai colori, dagli odori, dal gusto. La prima cliente del ristorante è l’amante di un famoso politico locale, deceduto ormai da diversi anni. Ciò che le accade dopo essersi seduta e aver consumato il pasto nel ristorante, ha dell’incredibile.
Una magia trasformerà la sua vita e quella di tutti coloro che entreranno nel “Lumachino”, prontamente e felicemente ribattezzato “il ristorante dell’amore ritrovato”.  

domenica 28 agosto 2011

Dylan Dog tocca quota 300 !!!

Stefano Billi
Roma - In un lontano e desolato futuro, qualcuno sta scrivendo l’ultima avventura dell’Indagatore dell’Incubo. Una storia che comincia molto, molto lontano, in un passato nel quale il nostro era solo un bambino felice, ignaro di ciò che il destino aveva in serbo per lui.
Da un’altra parte, in un altro tempo, intanto, l’inquilino di Craven Road decide che è giunto il momento di partire per un viaggio che lo riporterà là dove tutto ha avuto inizio, durante una terrificante “alba dei morti viventi”...