Marianna Abbate
ROMA - Perché proprio in tram? Vi starete chiedendo. Ecco, perché si tratta di un libro che parla di viaggi. Di viaggi oltreoceano e nella nostra cara Europa. E poi, perché è un libro breve, e quindi se viaggiaste in treno da Roma a Firenze potreste rischiare di averlo già finito nei pressi del confine tra Lazio e Toscana. Questo è "Rapporti confidenziali" di Pietro Treccagnoli, pubblicato dalle Edizioni CentoAutori nella collana Leggere Veloce, ha visto dapprima la luce nelle pagine di un blog. L'autore è un giornalista, che armato di taccuino (che mi piace immaginare Moleskine, quasi un novello Hemingway), documenta i suoi viaggi in annotazioni brevi e succose.
Sicuramente non turistiche, ma neanche vicine a quelle di un viaggiatore malinconico.
Scopriamo insieme a lui le "zoccole di Amsterdam" e la povertà dell'America Latina. Ci soffermiamo un attimo a immaginare la Baghdad che non c'è più. Ma sempre con una nota nostalgica verso la propria città, Napoli. "Il napoletano non dovrebbe viaggiare. Perché farlo? Sono gli altri che devono venire da noi. Noi siamo già arrivati."
Il testo scorre veloce, in una lettura piacevole, che somiglia a un reportage.
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